Non sono una fanatica della pizza, o almeno non lo sono più da quando vivo a Milano.
Sono cresciuta a pizza al taglio e pizza bianca, magari farcita con la mortazza (mortadella n.d.r.), oppure pizze tonde e basse, scrocchiarelle al punto giusto.
Per dire, a me la pizza di Spontini (noto forno milanese) non piace, quella la considero una focaccia farcita.
E la pizza napoletana classica, nonostante ammetta che sia molto buona e che come riferimento abbia solo Sorbillo a Milano – no, non sono mai stata a Napoli – non mi piace: non amo il cornicione gommoso, non amo l’impasto più simile una crepe che a una pizza; voglio sostanza e ottimo “topping”, sia che si tratti di una classica margherita sia che si esageri con gli ingredienti.
Premessa: a Milano se voglio la pizza di solito la ordino online o la compro surgelata. Difficilmente vado in pizzeria, cosa che a Roma era una consuetudine di tutte le uscite tra amici.
Non ho una pizza preferita, dipende molto anche da dove, come, quando e perché la stia mangiando.
Il cibo, la pizza in particolare, è un comfort e come tale porta con sé tutto un substrato di emozioni, luoghi, tempi e modi: in Toscana adoro il giro pizza e la pizza salsiccia e pecorino toscano che fanno alla pizzeria “A tutta randa” del Canado; a Riva del Garda la “zucchine, gorgonzola e peperoncino” alla Pizzeria Maffei; a Roma, datemi una qualunque pizza al taglio e sarò felice; a casa, purtroppo, la pizza come la faceva la mia nonna non sono mai riuscita a replicarla.
Detto ciò, da qualche tempo a Milano ha aperto Domino’s, la catena americana di pizza. Il mio amico Dietnam ne ha scritto faville e così, scoperto che in zona nord hanno appena inaugurato un negozio, l’altra sera l’ho provata con i bimbi e Gianlu ed ecco quello che mi ha stupito di Domino’s e perché la sua pizza è diventata la mia preferita:
- Mi aspettavo una roba tipo Pizza Hut o qualcosa di simile a un fast food della pizza, invece la pizza la fanno sul momento, stendendola sopra un soffice tappeto di semola che le regala in cottura quel l’effetto ruvido sulla lingua e croccante al morso.
- L’ambiente è pulito, semplice e piacevole, per cui se volete potete mangiare al bancone senza problemi, soprattutto se come me avete un negozio in zona, ma non così vicino da poterla ordinare e farvela recapitare a casa.
- Il pomodoro e i condimenti in generale sono molto buoni: pomodoro deciso, dolce al punto giusto, e anche la bufala è gustosa come dovrebbe.
- La scelta è vasta, dai gusti più semplici ai più “goduriosi”, con qualche americanata d’obbligo (tipo la salsa Bbq sulla pizza, se vi piace).
- L’esperienza è in generale divertente e fuori dall’ordinario, come quando si va in un fast food, con tutto il piacere di mangiare un piatto comune come la pizza.
Infine – commento “core de mamma” – è la pizzeria più children friendly che abbia mai visto: la scaletta con cartello Ispettore Junior invita da subito i bambini a scoprire quel che accade nell’attesa, è un segnale di trasparenza e benvenuto che una mamma non può non apprezzare.
E voi l’avete provata?