Il vero must della cucina romana è la cacio e pepe. Una pasta di una semplicità incredibile, ma difficile da riprodurre se non si ha la pazienza di creare la preziosa cremina che nasce dall’unione di formaggio, pepe e acqua di cottura della pasta, ricca di amido (il migliore amico dei condimenti per la pasta!). Questa ricetta è un vero comfort food italiano, altro che Mac&Cheese.
Altro comfort food romano, meno conosciuto al di fuori della Capitale, è la gricia: antenata della amatriciana e conosciuta anche coma amatriciana in bianco.
L’importante, come accade per quasi tutti le ricette, ma in particolare per quelle che prevedono pochissimi ingredienti, è che quegli stessi ingredienti siano di ottima qualità. Sul libro di Comfort Foodie ve la propongo anche con vino e aceto per sfumare il guanciale, ma è un accorgimento “antico” per dare più sapore a del guanciale magari non ottimo o un po’ vecchio. Se invece usate un buon pezzo di guanciale, lasciatelo crogiolare nel suo grasso e farà il suo dovere senza doverlo migliorare in alcun modo.
La ricetta, insieme a tanti altri comfort food de Roma, la trovate nel mio ultimo libro… Ca va sans dire!
- 320 g di pasta
- 120 g di guanciale
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 100 g di pecorino grattugiato
- sale
- Portate a ebollizione l’acqua per la pasta.
- Nel frattempo, scaldate una padella (se ne avete una di ferro, usatela) e fatevi rosolare il guanciale tagliato a listarelle non troppo fini, cuocendo a fuoco medio fino a quando il grasso non diventa trasparente; unite anche un pezzetto di peperoncino e sfumate con un po’ di vino bianco.
- Togliete una parte del guanciale e mantenetela al caldo.
- Quando l’acqua bolle, salate e buttate la pasta.
- Scolatela e saltatela brevemente in padella, aggiungete parte del pecorino e impiattate, finendo con il guanciale tenuto da parte e altro pecorino.
Foto di Luca Nebuloni