È capitato anche a noi, lo ammetto.
La prima volta che litighi davanti a tuo figlio rimane davvero impressa, non credete?
A me è successo qualche tempo fa, a tavola: UdR (Uomo di Riferimento n.d.r.) ed io discutevamo animatamente di qualcosa che adesso nemmeno ricordo, niente di grave, ma i toni si sono alzati. Entrambi ci siamo scordati che al nostro fianco c’era Tom, sul suo seggiolone, che mangiava una mela.
Poi all’improvviso quella serie di suoni a cadenza regolare, piccoli lamenti, che stava emettendo Tom ci hanno colpito come un’asteroide dal cielo.
L’abbiamo guardato, ci siamo guardati e abbiamo smesso. Sorridendogli.
I suoi occhi erano velati da un principio di lacrima e la faccia sembrava aver capito tutto, ma non sapeva cosa dirci. O piuttosto come dircelo.
Non siamo una coppia litigiosa, anzi, ma litigare ogni tanto capita a tutti.
La litigata tra me e Udr, quella sera, era tutt’altro che finita, ma il viso di Tom ci ha fatto fermare. Quando Tom è andato a letto suo padre mi ha detto: “Non litighiamo più davanti a lui, ok?“
Ecco, per me è ok, ma sono anche convinta che ai figli si debba mostrare anche il lato meno positivo dell’amarsi: non è sempre tutto sereno.
Poi credo non si debba esagerare e mi sono ripromessa che, fino a quando non potrà parlare o capire davvero, eviterò di urlare con suo padre in sua presenza.
Ai figli le cose vanno spiegate bene e con calma, solo così ci ameranno e comprenderanno chi siamo. Questo credo.
Ora Tom non ha l’età per capire. E non l’avrà per un po’.
Il giorno dopo, con la casa vuota e Tom al nido, ho preso il mio compagno e ho concluso la litigata rimasta in sospeso.
Poi abbiamo fatto pace (con tutti gli annessi e connessi).
Foto credits: Corbis
Cara Ilaria Mazzarotta, io vengo da una famiglia di genitori molto litigiosi e le posso assicurare che litigare davanti ai figli significa letteralmente prenderli a pugni nello stomaco e dimostrare loro la totale mancaza di rispetto e di amore. Come dice lei, le cose non sempre vanno bene in una coppia ma è giusto spiegare alla prole le difficoltà di ogni giorno con calma, la massima delicatezza e soprattutto a voce bassa e tranquilla. Altrimenti cresceranno nevrotici e insicuri. I figli non hanno colpe se le cose tra i partner non funzionano, già non hanno chiesto di nascere..Ricordiamocelo più spesso. Grazie per questo articolo.
Cara Lola, grazie a te per la tua storia. Spesso dagli errori si impara, ma c’è anche chi non impara mai. Spiegare e rendere partecipi nel migliore dei modi i propri figli è la cosa più importante e spero di saperlo fare ogni giorno. Grazie per essere passata di qui. Ilaria
quello che non bisogna fare, di sicuro, è discutere delle cose attinenti l’educazione dei figli, davanti a loro.
poi sul litigio, ok mostrare anche il lato meno positivo, ma non è detto che lo si abbia sempre sotto controllo, no?
cioè, beata te se riesci a sorridergli, dopo un po’ che lui vi guarda, ma il più delle volte un genitore regredisce, mentre litiga, non rendendosi conto che il figlio è lì e soffre.
No, Robiciattola, a sorridere ce l’ho fatta questa volta, ma non è detto che sia sempre così brava. Di certo siamo rimasti colpiti dalla sua reazione e la nostra discussione non era poi così grave. Come ho detto non credo che non si debba mai litigare davanti ai figli, ma ci sono modi e tempi molto precisi.
anche io vengo da una famiglia che dire litigiosa è un eufemismo! ti assicuro che è meglio non litigare davanti a loro! ti si spezza qualcosa dentro sia se sei piccolo o sei grande! E’ per questo che io mi sono imposta neanche di discutere davanti al mio piccolo! Finora è andata bene… speriamo di riuscirci sempre!
“sono anche convinta che ai figli si debba mostrare anche il lato meno positivo dell’amarsi: non è sempre tutto sereno”. Ai nostri figli capiterà così tante volte di accorgersi del dolore/amore che almeno noi genitori dovremmo fare la parte dei pilastri a cui appoggiarsi nei momenti difficili. Lo dico da trentaseienne che ancora soffre quando vede i propri genitori che si ignorano poco pacificamente…